Sono entrambe morte per essere state travolte da un mezzo agricolo.

Questi i primi esiti dell’autopsia eseguita oggi, all'Istituto di Medicina legale di Pavia, sui corpi di Sara El Jaafari e Hanan Nekhla, le due giovani marocchine di 28 e 32 anni, decedute in un campo di mais a San Giuliano Milanese, alle porte del capoluogo lombardo. 

Secondo le risultanze dell’esame autoptico, il cadavere di Sara presenta segni evidentissimi di lesioni compatibili con lo schiacciamento da mietitrebbiatrice e risulta morta quasi sul colpo.

Hanan – la donna che lanciò per telefono l'sos al 112 – ha invece avuto le gambe schiacciate fino al bacino e sarebbe, quindi, deceduta dopo ore per dissanguamento.

Secondo il parere del medico legale, le lesioni a gambe e bacino erano talmente gravi che difficilmente la sua vita sarebbe stata salvata grazie ai soccorsi.

Intanto proseguono le indagini dei carabinieri del Nucleo investigativo di Milano sul caso: nelle scorse ore i militari hanno identificato i due connazionali, di 35 e 21 anni, che si trovavano insieme alle vittime nel campo di mais e ora sono vicini a rintracciare almeno uno dei due uomini per interrogarlo.

Il presunto investitore delle due donne – indagati per duplice omicidio colposo – è stato già sentito dagli inquirenti, a cui ha dichiarato di non essersi accorto dell’incidente.

(Unioneonline/F)

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