Il Collegio dei revisori dei conti del Comune di Torino - composto da - ha rassegnato le proprie "irrevocabili dimissioni" nell'ottica di agevolare "la necessaria ricreazione di un clima di collaborazione reciproca".

Lo comunicano in una lettera, indirizzata al sindaco Chiara Appendino, al presidente del consiglio comunale Fabio Versaci i componenti Henri Fenoglio, Maria Maddalena De Finis e Nadia Rosso.

Nel documento il Collegio sottolinea che "i noti accadimenti degli ultimi mesi, di cui è stato dato ampio risalto nei quotidiani cittadini, hanno generato difficoltà nello scambio delle comunicazioni ed ostacoli nell'attività di raccordo tra la struttura organizzativa dell'ente ed il collegio dei revisori e tra quest'ultimo e il consiglio comunale".

"L'assenza di collaborazione dell'ente - aggiunge - con il Collegio dei revisori e le pressioni ricevute sono state fonte anche di disagi operativi e di incomprensioni".

Le dimissioni arrivano al culmine di una serie di tensioni tra il Collegio stesso e l'amministrazione comunale per la vicenda Ream-area ex Westinghouse.

La Ream (fondazione Crt) aveva versato nel 2012 una caparra di 5 milioni per acquisire l'area (dove sorgerà un centro congressi), ma se l'era aggiudicata però l'anno successivo il gruppo Amteco-Maiora per 19,7 milioni.

Il debito per la restituzione della caparra nei confronti della Ream non venne però saldato né iscritto a bilancio.

Il Comune di Torino si era poi accordato con la fondazione per il pagamento nel 2018.

Dopo un esposto delle opposizioni, sulla vicenda la Procura di Torino sta indagando a proposito delle responsabilità della Appendino (per falso in atto pubblico) e sull'assessore comunale al Bilancio Sergio Rolando.

APPENDINO: "SIAMO SORPRESI" - ''Siamo sorpresi delle dichiarazioni dei revisori dei conti. La giunta e l'ente che rappresento hanno sempre offerto la massima collaborazione. Prendiamo atto delle dimissioni'', ha commentato il sindaco Appendino.

(Unioneonline/F)

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