Il presidente della Repubblica ha graziato Livio Bearzi, l'unico condannato in via definitiva nell'inchiesta sul terremoto de L'Aquila ad aver scontato parte della pena in carcere.

Bearzi, all'epoca del sisma, era il preside del convitto nazionale Domenico Modugno, che quella sera del 9 aprile 2009 crollò uccidendo diversi studenti, tra cui 3 minorenni.

La sua responsabilità, per cui il giudice ha stabilito quattro anni di reclusione, era la mancata ristrutturazione dell'immobile e la mancanza di un piano di sicurezza.

Dopo circa un mese e mezzo in cella, il Tribunale di sorveglianza di Trieste, nel dicembre 2015, gli aveva concesso l’affidamento in prova ai servizi sociali, che sta ancora oggi svolgendo in un progetto di accoglienza profughi.

Ora che ha ottenuto la grazia potrà tornare a scuola: è stata cancellata anche la pena accessoria dell’interdizione dai pubblici uffici.

(Redazione Online/D)

BERTOLASO ASSOLTO:

IL RICORDO DELLE VITTIME:

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