C’è stato un lungo braccio di ferro ieri in Consiglio dei ministri sull’obbligo vaccinale esteso a tutti i dipendenti della Pubblica amministrazione. 

Alla fine Mario Draghi ha deciso di prendere tempo e rimandare la decisione definitiva alle prossime settimane.

E’ stato Brunetta a spingere per l’obbligo, lui lo vorrebbe per tutti i lavoratori. Draghi e Speranza favorevoli, anche Italia Viva, sono stati M5S e soprattutto Lega ad esprimere tutte le loro perplessità. Anche i ministri dem hanno espresso dei dubbi, in particolare sulla praticabilità della misura e sulla scelta di imporre i vaccini solo ai dipendenti pubblici e non ai privati.

Sicuramente è stato il passaggio più spinoso della riunione, tant’è che è stato l’unico punto su cui la decisione è stata rinviata. Qualcuno ha proposto di individuare tutte quelle categorie di lavoratori maggiormente a contatto con il pubblico, alla fine si è deciso di attendereun altro paio di settimane. Con un occhio alla curva epidemiologica, sempre più in salita.

Contrasti anche sulla decisione di vietare il consumo al banco ai non vaccinati fino a fine marzo, ma anche sulla chiusura delle discoteche fino a fine gennaio. La Lega ha fatto le barricate ma poi ha dovuto cedere, ottenendo la rassicurazione di adeguati ristori per la categoria.

Sempre dal Carroccio, per bocca di Giorgetti, è arrivata la richiesta di mettere un argine al dilagare di virologi ed esperti in tv.

(Unioneonline/L)

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