Svolta nel caso di Sargonia Dankha, la 21enne di origini irachene, naturalizzata svedese, scomparsa e secondo gli inquirenti uccisa in Svezia nel 1995.

Un italiano ultrasettantenne sanremese, S.A., è stato arrestato dalla sezione di polizia giudiziaria del Tribunale di Imperia, sotto il coordinamento della locale Procura, con l'accusa di omicidio volontario aggravato dai motivi abietti e futili e la soppressione di cadavere.

L’uomo all’epoca dei fatti aveva una relazione altalenante con la donna ma le autorità svedesi, non trovando sufficienti prove a suo carico, non l’hanno mai processato. 

La famiglia della vittima però non si è mai arresa e tramite un avvocato di Milano ha sporto denuncia alla Procura di Imperia. Gli inquirenti italiani, volati in Svezia nelle scorse settimane, hanno recuperato i faldoni delle indagini svolte dai colleghi svedesi portandoli in Italia e traducendoli con un interprete su nomina della Procura.

Secondo gli inquirenti l'italiano, che in Svezia gestiva un ristorante, avrebbe ucciso la giovane compagna in occasione dell'ultimo incontro, per poi nasconderne il corpo. A suo carico, secondo l'accusa, stavolta ci sarebbero prove schiaccianti.

(Unioneonline/D)

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