Una strage, quella di Viareggio, che non era "imprevedibile". Questo hanno scritto i giudici del tribunale di Lucca nelle motivazioni della sentenza di primo grado con la quale hanno condannato Mauro Moretti e Michele Mario Elia.

L'incidente, avvenuto nel giugno 2009, in cui si una cisterna carica di gpl è deragliata, ha causato una nube esplosiva provocando la morte di 32 persone, uccise dal fuoco.

A Moretti, ex amministratore delegato di Rete ferroviaria italiana, sono stati assegnati 7 anni di carcere, sei mesi in più a Elia, subentrato al primo quando questi è passato a Fs.

Oltre 30 gli imputati, dei quali dieci assolti.

Per il tribunale la strage è derivata "da una concatenazione di accadimenti strettamente consequenziali tra loro", ma per evitarla sarebbe stato sufficiente "il rispetto di consolidate regole tecniche create proprio al fine di garantire la sicurezza del trasporto ferroviario, e soprattutto, prestando massima attenzione ai diversi segnali di allarme che si erano manifestati già prima del fatto e che preludevano al disastro".

Mauro Moretti
Mauro Moretti
Mauro Moretti

LA SENTENZA:

LA STRAGE:

(Redazione Online/s.s.)
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