Ha preso il via, tra gli applausi, il corteo che ricorda la strage del 2 agosto 1980 a Bologna, quando l'esplosione di una bomba nella sala d'attesa della stazione centrale uccise 85 persone ferendone oltre 200.

Presente, per il governo, il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi. I familiari delle vittime sfilano con la tradizionale gerbera bianca appuntata sui vestiti. In fondo al corteo anche i collettivi, con alcune bandiere della Palestina.

«Ero qui 44 anni fa e sono sopravvissuto alla bomba. Ero seduto all'esterno della stazione. Non ero lontano dal muro che è crollato, ma non sono mai stato dentro la sala d'aspetto. Ho ancora davanti agli occhi le immagini delle persone ferite e morte per l'esplosione», è il ricordo di Bo Strandberg, professore all'università di Lund, che è tra i sopravvissuti della strage. «C'erano tantissime persone stese a terra, i dottori le vistavano e facevano portare chi era morto sugli autobus - ha aggiunto Bo Strandberg con la voce rotta dalla commozione - avrei voluto essere al loro posto e avrei desiderato che loro fossero in piedi e vivi al posto mio. Mi sono sentito colpevole di essere sopravvissuto». «Per me è la seconda volta qui alle celebrazioni del 2 agosto a Bologna. In questi anni- ha proseguito - ho affrontato un percorso di terapia e il mio terapista mi ha consigliato di essere qui insieme ai familiari delle vittime e a chi dopo quel 2 agosto ha sofferto per quanto è accaduto».

Fra i vari messaggi anche quello del Presidente della Repubblica: «I morti, le immagini della Stazione di Bologna devastata, l'attacco feroce alla convivenza degli italiani, hanno impresso un segno indelebile, il 2 agosto 1980, nella identità della Repubblica e nella coscienza del popolo italiano. La memoria non è soltanto un dovere ma è l'espressione consapevole di quella cittadinanza espressa nei valori costituzionali che la violenza terroristica voleva colpire e abbattere». «A Bologna si consumò uno degli eventi più tragici della nostra storia repubblicana. Una ferita insanabile, monito permanente da consegnare alle giovani generazioni unitamente ai valori della risposta democratica della nostra Patria, che hanno consentito il riscatto e, nell'unità della nostra comunità, la salvaguardia del bene comune», aggiunge Sergio Mattarella.

E anche il pensiero del ministro Piantedosi: «Il ricordo di quella tragica giornata rinnova e rafforza in noi tutti la consapevolezza del valore della coesione sociale e della solidarietà. Dobbiamo continuare a lavorare insieme con determinazione e unità per garantire un avvenire di pace e di sicurezza per tutti. Dobbiamo proseguire il nostro impegno affinché ai familiari delle vittime innocenti sia assicurato il giusto riconoscimento per il tributo di dolore e sofferenza che hanno pagato. Il Parlamento su questo ha impresso un'importante accelerazione all'esame dei progetti di legge che puntano ad estendere la platea dei beneficiari delle provvidenze economiche per le vittime del terrorismo, ma anche a semplificare le procedure per la presentazione delle istanze per la concessione dei benefici. Disegno di legge sul quale si registra l'ampia condivisione di tutte le forze politiche e il massimo sostegno del Governo», ha detto.

(Unioneonline/s.s.)

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