Stilista morta impiccata, dubbi e misteri. Il fidanzato: "Abbiamo litigato e l'ho accompagnata a casa"
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"Abbiamo litigato a cena e l'ho accompagnata a casa a piedi, poi ho preso un taxi e non so cosa sia successo".
Queste le parole del fidanzato di Carlotta Benusiglio, la stilista 37enne trovata impiccata con una sciarpa a un albero nella notte tra lunedì e martedì a Milano.
La donna sarebbe morta per strangolamento autoindotto stando agli esiti dell'autopsia.
Sul suo corpo nessun segno di collutazioni, di violenze o altri elementi che possano far pensare a un omicidio. E quindi l'ipotesi più probabile resta quel del suicidio.
Sul caso è stato però aperto un fascicolo per istigazione al suicidio. Il fidanzato, ascoltato dagli inquirenti, non è indagato. Risulta che in passato Carlotta lo avesse denunciato due volte per lesioni. E resta da chiarire cosa sia accaudto davvero quella notte, quando sono stati visti litigare, entrambi ubriachi, in un locale sui Navigli.
Stando al racconto dell'uomo lui e Carlotta hanno percorso a piedi almeno 4 chilometri, sino a quando non sono arrivati nei pressi della casa della ragazza. A quel punto il fidanzato avrebbe preso un taxi per tornare a casa sua.
E - stando alle sue parole - solo la mattina dopo si sarebbe accorto che la stilista aveva lasciato le chiavi dell'appartamento nella sua macchina.
La famiglia della 37enne resta comunque scettica: i piedi di Carlotta, quando è stata ritrovata, toccavano terra.
Intanto proseguono le indagini sul dna, gli esami tossicologici, la raccolta delle testimonianze dei testimoni e anche l'analisi delle telecamere della zona, che potrebbero aver inquadrato gli ultimi istanti della donna.