È stato arrestato con l'accusa di tentato omicidio Francesco M., il 63enne di origini sarde che sabato, a Milano, ha fatto irruzione nell'appartamento di due romeni, aprendo il fuoco.

Anche la moglie, 67enne, è indagata per concorso in omicidio. La donna, secondo gli inquirenti, avrebbe avuto un ruolo nel raid, incitando il coniuge a sparare.

LA RICOSTRUZIONE - Stando alla ricostruzione dei fatti, la mattina di sabato il 63enne è salito in macchina insieme alla moglie a Cinisello Balsamo, ha raggiunto via Sant’Erlembardo, in zona Gorla a Milano, ha bussato a una porta al quarto piano di un palazzo, e sparato ai due romeni che gli hanno aperto.

Uno dei due, Costantin Caramizaru, 28 anni, è ferito in modo grave al torace e ora ricoverato al Niguarda. L'altro, Ilie Calin, preso di striscio alla testa, è stato dimesso.

Nella concitazione del momento il 63enne si è ferito a un dito. Poi è scappato ed è stato rintracciato dai carabinieri all'ospedale Bassini di Sesto San Giovanni.

A riconoscerlo è stata la moglie di Calin, che era a letto con due bambini quando ha sentito i colpi sull'uscio. È lei la figura chiave per la ricostruzione del movente: avrebbe infatti avuto una relazione con l'aggressore.

Pista passionale dunque, ma resta aperta quella del denaro, magari legata a debiti non saldati. Per ora il 63enne non ha chiarito il perché del suo gesto.

(Unioneonline/D)

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