Terrore ad Ardea, nel comprensorio di Colle Romito, vicino a Roma, dove un 34enne, Andrea Pignani, ha aperto il fuoco con una pistola in mezzo alla strada, centrando due fratellini di 5 e 8 anni e un anziano. Quest’ultimo, Salvatore Ranieri, 84 anni, passava in bici ed è morto sul colpo per le ferite, i due bimbi (David e Daniel Fusinato, stavano giocando davanti a casa) sono rimasti invece gravemente feriti e sono anch’essi deceduti nei minuti successivi, nonostante i disperati tentativi dei soccorritori di salvare loro la vita.

Sul posto, dopo l’allarme, sono intervenuti con diverse pattuglie i carabinieri, che hanno tentato di fermare il responsabile. L’uomo, dopo essersi barricato in casa, si è tolto la vita.

Si tratterebbe di un residente nella zona, in via degli Astri. All’origine della sparatoria forse un litigio, ma si parla anche di problemi psichici del 34enne. Ci sarebbero rapporti di parentela tra l’uomo e le vittime ma la notizia è da confermare.

IL BLITZ – Dopo i tentativi vani di dialogo di un negoziatore, è scattato il blitz del Gis carabinieri nella villetta dove si è asserragliato il killer e da dove da tempo non rispondeva più.

Entrati in casa, i militari lo hanno trovato morto suicida. Si sarebbe ucciso con un colpo esploso dalla stessa pistola con cui ha compiuto la strage. 

IL PADRE DELLE VITTIME – Il padre dei due bambini uccisi in strada è ai domiciliari nello stesso comprensorio, spiega il sindaco della cittadina, Mario Savarese. "A me per un po' di droga mi tengono ai domiciliari e questo con la pistola nessuno lo controllava, e guardate cosa ha fatto", avrebbe urlato Domenico Fusinato disperato, secondo vari testimoni, davanti ai suoi bambini in fin di vita.

“UN’ESECUZIONE” – "I genitori di Daniel e David sono distrutti e chiedono massimo riserbo e rispetto – le parole dell'avvocato Diamante Ceci -. Questa mattina i due ragazzi stavano giocando di fronte alla loro casa. Sono stati avvicinati dall'uomo, uno è stato colpito al petto, l'altro alla gola. E' stata come una esecuzione". 

IL RACCONTO – “Quando abbiamo sentito l'esplosione pensavamo fosse un petardo esploso da qualche bambino. Poi ci siamo avvicinati alla zona e abbiamo scoperto che invece erano colpi di pistola", racconta il presidente del consorzio Colle Romito, Romano Catino. "Abbiamo subito chiamato le forze dell'ordine – aggiunge – che sono arrivate molto presto. Poi ho mandato subito un messaggio nella chat del consorzio per invitare tutti a restare in casa. Per fortuna molti dei consorziati erano al mare".

"La famiglia dell'omicida - prosegue Catino - era conosciuta nel quartiere per episodi di molestie e degrado. Più volte sono stati segnalati alle forze dell'ordine. Basti pensare che una persona della nostra vigilanza interna ha il compito di tenere d'occhio quella villetta".

(Unioneonline/l.f.-D)

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