Erano convinte di avere una relazione con un affascinante ufficiale dell’esercito americano che le aveva contattate su Facebook. Ma in realtà era una truffa.

Dietro il profilo dell’uomo si nascondevano otto criminali, tutti nigeriani e residenti in Italia, che creavano false identità per convincere le vittime a inviare la loro pensione. Il gruppo oggi è stato arrestato dalla polizia di Stato, su richiesta del gip di Roma, con l’accusa di truffa aggravata, riciclaggio e sostituzione di persona.

L'indagine, che si inserisce nel contrasto alle cosiddette “truffe romantiche”, muove i passi dalla denuncia di una signora laziale contattata sui social da tale “Larry Brooks”, sedicente ufficiale dell'esercito statunitense, di stanza in Siria. Quella tra i due era una “vera e propria” relazione tanto che la vittima, convinta che presto si sarebbero sposati, ha inviato all’uomo ingenti somme di denaro che – secondo quanto lui le aveva raccontato – sarebbero servite per far fronte alle difficoltà economiche che gli impedivano di congedarsi e giungere finalmente in Italia.

Le indagini hanno rivelato che il gruppo – con il profilo del “signor Brooks” –  ha collezionato almeno 32 vittime, alle quali ha sottratto 400mila euro, nel periodo dal 2018 al 2021. Di queste, però, solo 8 hanno formalizzato una denuncia. I proventi della truffa venivano, in molti casi, trasferiti all’estero. Agli indagati è stato contestato anche il reato di sostituzione di persona: Larry Brooks esiste realmente negli Stati Uniti e la foto utilizzata nei profili apparterrebbe a un avvocato statunitense che ha presentato denuncia alle autorità americane.

(Unioneonline/v.f.)

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