Un marocchino di 26 anni ha simulato il contagio da coronavirus per evitare l'espulsione dal nostro Paese, ma i sanitari e gli agenti di polizia non hanno abboccato.

Il giovane, irregolare in Italia, condannato a due anni e otto mesi per spaccio, è stato accompagnato martedì scorso dalla polizia di Forlì al centro per i rimpatri Brunelleschi di Torino.

Così, per evitare di essere rimpatriato, prima si è procurato dei conati di vomito (che tralaltro non sono sintomi dell'infezione da covid-19), poi - ingerendo tabacco - ha fatto salire la temperatura corporea a 39 gradi.Sottoposto a tampone, è risultato negativo ed è stato così rimpatriato.

(Unioneonline/L)
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