Quattro anni e 8 mesi di carcere. E’ la pena inflitta a un 30enne accusato di aver aggredito, minacciato e fatto pressioni su un uomo di 40 anni per farsi restituire un prestito a strozzo di 5mila euro. Una persecuzione che aveva poi portato il 40enne a togliersi la vita.

I fatti sono accaduti a Rimini nel 2018. Secondo quanto accertato dall’inchiesta condotta dalla Procura locale, la vittima attraversava un periodo difficile e aveva bisogno di denaro. Si era così rivolto a un usuraio, che gli aveva dato cinquemila euro, pretendendone però indietro il quadruplo. Per convincerlo a pagare lo stesso usuraio aveva poi iniziato a perseguitarlo, minacciando anche i suoi familiari e arrivando anche a inviargli decine di messaggi minatori al giorno. Fatti che avevano gettato il 40enne nella disperazione, spingendolo al suicidio. Solo nel giorno della morte furono 58 i messaggi ricevuti dall’usuraio. 

Dopo il tragico epilogo, la Procura di Rimini aveva avviato un’inchiesta, che ha permesso di risalire al 30enne, oggi già in carcere a Napoli per altri reati, finito poi sotto processo con l’accusa di usura, estorsione, lesioni personali aggravate e morte come conseguenza di tali reati, e ora condannato. 

(Unioneonline/l.f.)

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