Gabriel Falloni, il 36enne originario di Sorso arrestato per l’omicidio di Elena Raluca Serban, ha confessato di aver ucciso la 32enne di nazionalità romena.

La donna è stata trovata morta il 18 aprile scorso in una casa ad Aosta, e secondo le ricostruzioni era stata sgozzata poche ore prima.

"Ha sentito l'esigenza fortissima di fornire la sua versione dei fatti" alla procura, per questo "abbiamo fissato un interrogatorio con il pubblico ministero e lui ha fornito la sua versione dei fatti, confessando, sostanzialmente, liberandosi da un peso che sentiva fortissimo", ha detto l'avvocato difensore di Falloni.

IL RACCONTO – Al procuratore di Aosta Paolo Fortuna e ai pm Luca Ceccanti e Manlio D'Ambrosi, durante un interrogatorio durato due ore e un quarto, Falloni ha spiegato di aver reagito in modo aggressivo a uno sfottò a sfondo sessuale da parte della donna (che frequentava da metà 2020). Lei avrebbe poi impugnato un coltello per minacciarlo, forse ferendolo leggermente anche al braccio sinistro. Infine l'epilogo nel bagno, con la vittima accoltellata al collo e uccisa.

Difeso dagli avvocati Marco Palmieri del foro di Sassari e Davide Meloni di Aosta, Falloni ha detto di aver gettato in un cassonetto vicino alla sua casa di Nus l'arma del delitto e nel fiume Dora i quattro telefoni cellulari che aveva trovato nell'alloggio della donna. Si era portato via anche gli indumenti della vittima, le lenzuola e le federe. Aveva riposto tutto nel borsone con cui era stato ripreso dalle telecamere mentre usciva dal condominio di viale Partigiani, 37 minuti dopo essere entrato.

LA BREVE FUGA – Dopo il delitto si è dato alla fuga ma la Squadra Mobile della Questura di Aosta lo ha individuato poche ore dopo grazie alla telefonata che aveva fatto alla vittima alle 18.20 del giorno prima.

Il telefono è stato agganciato alle celle sul territorio e in questo modo gli agenti ne hanno seguito gli spostamenti prima a Genova (dove Falloni ha ammesso che era andato con l'idea di raggiungere la Sardegna) poi a Torino, fino al rientro in Valle d’Aosta.

Nell'alloggio Falloni ha riferito di aver trovato una busta con oltre seimila euro. Una cifra che ha detto di aver speso per pagare i tassisti con cui si era spostato nei giorni tra l'omicidio e l'arresto, una mensilità di affitto per l'abitazione di Nus dove viveva, due cellulari mandati alle sorelle per i nipoti, oltre che per un'offerta da 500 euro in una chiesa di Genova. 

(Unioneonline/D)

© Riproduzione riservata