Sequestrati beni per 141 milioni “all’architetto di Putin”, c’è anche una villa in Sardegna
Il 63enne indagato per contrabbando e dichiarazione infedele, riciclaggio, autoriciclaggio e trasferimento fraudolento di valoriPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Iscritto nel registro degli indagati con le accuse di contrabbando e dichiarazione infedele, riciclaggio, autoriciclaggio e trasferimento fraudolento di valori, per Lanfranco Cirillo, il 63enne conosciuto da tutti come “l’architetto di Putin” per aver realizzato i sogni dello zar di Mosca, è scattato il sequestro da 141 milioni di euro tra beni mobili e immobili anche in Sardegna.
Il provvedimento è stato eseguito dalla Guardia di finanza, come disposto dal Gip Alessandra Sabatucci, e ha riguardato una lussuosa villa a Roncadalle, nel Bresciano, e un'altra in Sardegna. E poi opere d'arte di Picasso, Cezanne, De Chirico, Fontana che rientrano nel catalogo delle 143 opere riconducibili a Cirillo.
Sotto sequestro inoltre l'elicottero personale dell'architetto e 670mila euro in contanti insieme a borse, gioielli, argenteria, bottiglie di vino pregiato, auto, moto, terreni agricoli, uno yacht, tappeti, oltre a tutti i suoi conti correnti.
Le indagini del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Brescia erano scattate nei mesi scorsi dopo l'individuazione di un elicottero, immatricolato in Russia, per il quale non erano stati assolti gli adempimenti di natura doganale e che ha portato a scoprire un presunto caso di fittizia residenza all'estero.
Il 63enne è nato a Treviso ma da 30 anni residente nel Bresciano, nel 2014 Putin in persona gli aveva dato la cittadinanza russa.
(Unioneonline/s.s.)