È tornato in carcere il 25enne di origine sarda che nel Bresciano aveva costretto con la forza la compagna a salire in auto, poi a denudarsi e a camminare tra i boschi di Vestone per farle ammettere un ipotetico tradimento e chiedere perdono. Il rapimento era avvenuto sotto gli occhi delle videocamere di sorveglianza ed era scattato l’arresto seguito dai domiciliari.

L’operaio però, nel corso di uno dei consueti controlli, non è stato trovato in casa a Lumezzane, dove doveva essere, e di conseguenza è stato riportato in cella. Il processo, dopo il rinvio a giudizio – sequestro di persona, lesioni e violenza privata sono le accuse – inizierà tra meno di due mesi.

In questo lasso di tempo però la coppia pare si sia vista diverse volte e lei, che inizialmente aveva interrotto la relazione perché stanca di soprusi, sarebbe andata a trovarlo. Ora lui è di nuovo in carcere.

(Unioneonline/s.s.)

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