Il marito è stato accusato del suo omicidio. Eppure è stato deciso che venisse sepolta accanto a lui. 

E’ accaduto a Pavullo nel Frignano, sull'Appennino modenese, ad Alessandra Perini, 46enne morta nell'ottobre 2020 mentre veniva trasportata in ospedale. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti è possibile che la donna sia stata picchiata dal marito così violentemente da provocarle una emorragia celebrale. 

L’uomo, il cuoco cinquantenne Davide Di Donna, è finito ai domiciliari con l’accusa di omicidio preterintenzionale e qui, lo scorso 9 dicembre, si è tolto la vita.

IL LOCULO – I due adesso riposano vicini, come hanno scoperto le amiche della donna proprio in questi giorni in cui si rende omaggio ai propri cari deceduti. Una volta arrivate davanti al loculo hanno trovato affisso un foglio sul quale erano riportati i nomi di entrambi i coniugi. Accanto una foto risalente al giorno del matrimonio e la frase “In noi... i vostri splendidi sorrisi. Sempre e per sempre".

A quanto pare lo hanno voluto i parenti ma per le amiche è un “colpo di grazia finale”: “Non pensavamo nella maniera più assoluta che Di Donna potesse essere sepolto con lei". Hanno quindi manifestato l’intenzione di lanciare una colletta rivolta a tutti i cittadini di Pavullo per donare a Perini una lapide: "Ma al momento - hanno poi precisato su Facebook - per questioni burocratiche e private non è possibile fare nulla. La famiglia ringrazia tutti per la vicinanza e la solidarietà".

LE INDAGINI – Secondo quanto riferito dall'uomo al gip, lui l'avrebbe sì colpita, ma non per provocarne la morte. Per la procura di Modena, invece, la morte di Alessandra Perini fu proprio la conseguenza delle percosse e della chiamata in ritardo ai soccorsi che, a quanto ricostruito, sarebbe stata fatta diverse ore dopo le violenze. Quell’aggressione, tra l’altro, non era stata un episodio isolato.

(Unioneonline/D)

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