Ammonta a vari milioni di euro l'evasione delle accise scoperta dalla polizia di Bolzano.

In manette sono finite sette persone: quattro italiani, due romeni e un austriaco. Gli indagati sono accusati, a vario titolo, di far parte di un'associazione criminale diretta a compiere frodi sistematiche nel campo dell'Iva e delle accise ai prodotti alcolici.

Il sistema era quello di un carosello fiscale messo in atto attraverso il commercio di birra tra Austria, Italia e Germania.

L'operazione internazionale è stata portata a termine grazie alla collaborazione fra le autorità italiane e quelle straniere.

Da quanto emerso, i complici romeni avevano il compito di assoldare persone compiacenti alle quali intestare delle società "cartiere" prive di ogni attività. La truffa consisteva poi nell’inviare autoarticolati carichi di bevande alcoliche (birra soprattutto) in regime di sospensione di imposta, stoccarli in un deposito fiscale compiacente in Austria e rispedirli in Italia senza pagare l’Iva e le accise.

Successivamente, le bevande alcoliche venivano piazzate sul mercato a un prezzo notevolmente inferiore rispetto al valore in quanto inficiato dal mancato pagamento delle imposte, generando un vantaggio economico per gli indagati tra i 2 e i 3 milioni di euro nel corso di cinque anni.

(Unioneonline/s.s.)
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