"Suo figlio è finito in galera, dobbiamo pagare la cauzione". Da una parte della cornetta le vittime, anziane, del raggiro, dall'altra un sedicente avvocato "Bevilacqua".

È questo il sempre più diffuso modus operandi, come hanno scoperto i carabinieri di Cremona, delle truffe perpetrate alle persone di una certa età.

Tre casi, tutti avvenuti nel giro di poche ore nella città lombarda, fanno ritenere agli inquirenti che questo sistema di truffa sia ben collaudato.

Nello specifico, raccontano i militari dell'Arma, i pensionati ricevevano una telefonata da un finto avvocato, il quale sosteneva che il figlio della vittima fosse rimasto coinvolto in un incidente stradale, si trovava in stato di fermo in caserma e che per il suo rilascio doveva essere pagata una cauzione.

In uno dei tre casi la truffa è andata a segno: all'uomo, presentatosi alla porta di un 80enne coinvolto nel raggiro, sono stati consegnati diversi monili in oro e pure 2.000 euro in contanti.

I carabinieri stanno, al momento, indagando per risalire ai responsabili dell'odioso crimine.

(Unioneonline/DC)
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