Sciopero giornalisti 28 novembre, la Fieg: «Appello al senso di responsabilità»
Occorre un confronto realistico sulle sfide dell’editoria di oggiPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Di seguito il comunicato della Federazione Italiana Editori Giornali sullo sciopero FNSI indetto per il 28 novembre
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«Nell’ultimo decennio gli editori, nonostante il dimezzamento dei ricavi che in tutto il mondo ha colpito la carta stampata, hanno significantemente investito nelle aziende per garantire una informazione di qualità e per salvaguardare l’occupazione.
In tale contesto, il contratto di lavoro dei giornalisti è fermo a modelli organizzativi superati dall’evoluzione tecnologica: la rigidità economica e normativa, nonché l’onerosità ed anche la presenza di situazioni paradossali – come il pagamento delle ex festività abrogate da una legge del 1977 – impongono modifiche significative.
In questi anni, comunque, il costoso sistema degli scatti in percentuale previsto dal contratto – oramai un unicum – ha sostanzialmente garantito il potere d’acquisto dei giornalisti.
Nonostante l’assenza di disponibilità da parte sindacale a innovare in alcun modo le norme contrattuali, le aziende editoriali hanno formulato un’offerta economica importante.
Gli editori ritengono, pertanto, poco costruttiva la posizione della FNSI di respingere la proposta e proclamare uno sciopero in un contesto difficile come quello attuale e, facendo appello al senso di responsabilità dei giornalisti, confidano in un più realistico confronto sulle sfide che investono oggi il mondo dell’editoria e la professione giornalistica».
