Scattano a partire dal primo dicembre le sanzioni per tutte le categorie sottoposte ad obbligo vaccinale che non hanno fatto il vaccino anti-Covid.

Le sanzioni da 100 euro coinvolgono complessivamente 1,9 milioni di persone: gli ultracinquantenni e alcune categorie professionali, tra cui forze dell'ordine e personale sanitario, che dall’8 gennaio al 15 giugno (data in cui scadeva la misura) non si erano vaccinati.

Scadono proprio oggi infatti i termini fissati per giustificare il mancato adempimento dovuto, ad esempio, a motivi sanitari come l’aver contratto il virus in quel periodo. E subito partiranno le multe.

IL RICORSO ALLA CONSULTA

Proprio oggi gli avvocati di operatori sanitari, di insegnanti e over 50 che hanno subito la sospensione dal lavoro e dalla retribuzione per aver scelto di non vaccinarsi hanno descritto di fronte ai giudici della Corte Costituzionale la situazione dei loro assistiti.

«Privati della possibilità di lavorare e sopravvivere, traditi dallo Stato che li ha sottoposti a un ricatto calpestando la loro dignità, non mettendoli più in grado di assicurare il pane ai propri figli. Il tutto senza benefici per la collettività, visto che il vaccino non solo non ha impedito la diffusione dei contagi, ma ha avuto anche effetti collaterali gravi con 29 decessi accertati in Italia come correlati alla campagna vaccinale».

Un’udienza fiume, nel mirino dei ricorrenti c’è il decreto del governo Draghi che ha imposto l’obbligo vaccinale.

I rappresentanti dell’Avvocatura dello Stato hanno replicato affermando che l’obbligo è una misura disposta «nel pieno rispetto degli insegnamenti della Corte Costituzionale». Hanno richiamato l’attenzione sulla sentenza del 2018 con cui i giudici costituzionali hanno stabilito che il trattamento sanitario obbligatorio è legittimo se è diretto non solo a migliorare lo stato di salute di chi si è vaccinato, ma anche a preservare la salute degli altri, se le conseguenze sono tollerabili e se in caso di danni ulteriori e non prevedibili sia previsto un equo indennizzo.

Condizioni che secondo i tre avvocati dello Stato sono state tutte rispettate dal legislatore.

«Vogliamo mettere in discussione il fatto che le vaccinazioni hanno fortemente indebolito l'incidenza della pandemia in un contesto gravissimo?», ha detto rivolgendosi ai difensori dei sanitari no vax sospesi l'avvocato generale dello Stato Enrico De Giovanni.

(Unioneonline/L)

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