Scanzi e il vaccino anti Covid. Alle polemiche risponde: "Gli italiani dovrebbero ringraziarmi"
Ha avuto accesso alla vaccinazione attraverso una lista di "riserve" su segnalazione del proprio medico di famigliaAlle polemiche seguite alla sua vaccinazione anti Covid, avvenuta ad Arezzo venerdì scorso, Andrea Scanzi risponde con un video. "Tutti gli italiani, eccetto quelli che mi detestano e dei quali non mi importa nulla, dovrebbero ringraziarmi per essermi vaccinato".
E prosegue spiegando come e perché sia stato possibile che lui, 49enne sano e non tra i soggetti fragili e le tante categorie ancora in lista, abbia potuto accedere addirittura prima dei suoi genitori, che invece rientrerebbero nelle categorie fragili ma ancora non sono stati chiamati.
La polemica è nata dopo il suo stesso annuncio, fatto sui social: molti hanno ritenuto che fosse giusto usufruirne, pur di non sprecare quelle dosi destinate a persone che non si sono presentate, ma la maggior parte dei giudizi sono nettamente contro il giornalista del Fatto Quotidiano che, tra l'altro, a marzo dello scorso anno, in piena pandemia - sempre sui social con tanto di video - affermava che il Covid era un semplice raffreddore e che non ci si sarebbe dovuti rinchiudere e non vivere più.
Salvo cambiare idea, in tempi più recenti - solo i morti non cambiano idea - e dichiarare che negare il Covid fosse da dementi o giù di lì.
L'inversione a U in questi ultimissimi giorni in cui, grazie alla segnalazione del suo medico di famiglia al centro vaccinazioni di Arezzo e a una lista "compilata a mano" di cosiddette riserve della quale nessuno sapeva nulla, Scanzi ha potuto saltare la fila persino rispetto ai propri genitori e a tanti ultraottantenni non ancora vaccinati in Toscana.
I privilegi sono del diavolo finché toccano gli altri.
(Unioneonline)
Il lungo post di Scanzi