Sabrina Misseri è anche accusata di sequestro di persona nei confronti della cugina per aver privato della libertà personale la quindicenne "trascinandola con la forza all'interno della cantina-garage della sua abitazione". Qui la ragazzina è stata trattenuta "contro la sua volontà da Sabrina che l'ha 'cinturata' "con le braccia mentre il padre le cingeva una corda intorno al collo".

LA CONFERENZA In una conferenza stampa questa mattina a Taranto, il procuratore della Repubblica Franco Sebastio ha affermato che "è definitivamente o quasi chiarito il quadro della vicenda". La procura della Repubblica ha avviato la procedura per chiedere al giudice delle indagini preliminari l'eventuale convalida del fermo di Sabrina Misseri e "l'incidente probatorio" che consentirà di sentire insieme i due indagati e "cristallizzare definitivamente" le loro dichiarazioni. Al momento gli inquirenti non ritengono che altre persone possano essere coinvolte nell'omicidio.

NESSUNA CONFESSIONE. Piange a dirotto Sabrina Misseri in carcere a Taranto dove si trova dalla mezzanotte di ieri: “Non potrò più chiamarlo papà”, ha detto e ripetuto all'avvocato Emilia Velletri, uno dei suoi due avvocati, che stamane è andata a trovarla e a portarle abiti ed effetti personali. Sabrina - dice l'avvocato – “sta molto male” per tutto quel che le è accaduto nelle ultime ore. “La ragazza non ha confessato, assolutamente no. Il movente sessuale dell'omicidio di Sarah non credo che riguardi Sabrina, a prescindere dal fatto che finora non è emerso alcun movente da parte di Sabrina, e questa è secondo me la carenza investigativa”. L'avvocato ha aggiunto che adesso si spera di avere al più presto un confronto tra padre e figlia. Il legale ha descritto la giovane come “serena”, ha parlato anzi di “estrema serenità” della ragazza, “perché non ha nulla da nascondere. Per me è innocente”. Quanto alla futura strategia difensiva, l'avvocato non ha escluso che venga basata sulle diverse versioni fornite da Michele Misseri.

RINVENUTA LA BATTERIA - Durante l'incontro con i giornalisti il comandante provinciale dei carabinieri, colonnello Giovanni De Blasio, ha anche annunciato che è stata trovata la batteria del telefonino di Sarah. Il recupero è stato possibile sulla base delle dichiarazioni fatte ieri dallo zio Michele Misseri, in un luogo diverso da quello dove l'uomo ha bruciato gli abiti della piccola Sarah e anche da quello nel quale è stato trovato il corpo. Frammenti che potrebbero essere delle cuffiette del cellulare di Sarah sono invece stati trovati tra i resti degli effetti personali e degli abiti che Michele Misseri ha bruciato in campagna. "Le cuffiette - ha detto De Blasio - non sono state trovate nel garage".

IL FERMO DI SABRINA - Dopo quasi sei ore di interrogatorio, Sabrina Misseri era stata fermata per concorso nell’omicidio della cugina Sarah Scazzi. Provvedimento disposto dalla magistratura perché «gravemente indiziata dei delitti di sequestro di persona e omicidio volontario in concorso». Il fermo era stato adottato «a conclusione di un'intensa giornata di riscontri investigativi condotti ad Avetrana alla presenza di Michele Misseri», il papà di Sabrina che si era autoaccusato nei giorni scorsi del delitto della quindicenne.

Subito dopo, verso le 23, Sabrina Misseri aveva lasciato la caserma di Manduria. Durante il lungo interrogatorio la ventiduenne non avrebbe fatto nessuna ammissione di responsabilità. Il suo fermo sarebbe legato particolarmente al mancato scioglimento delle contraddizioni della sua versione dei fatti con le dichiarazioni di suo padre. Secondo l’avvocato della ragazza, Emilia Velletri, Sabrina sarebbe stata fermata in seguito alle «dichiarazioni accusatorie» del padre.

«Sabrina è innocente» ha scritto la sorella di Sabrina Misseri, Valentina, in un sms inviato a giornalisti dopo che è stata diffusa la notizia del fermo della sorella.

GLI SVILUPPI NEL POMERIGGIO DI IERI. Sin dal tardo pomeriggio avevano cominciato a circolare le prime frammentarie notizie. Dapprima le agenzie di stampa avevano annunciato che la giovane risultava iscritta nel registro degli indagati. Non, però, per omicidio. Secondo i pm avrebbe avuto un ruolo nella fase dell'occultamento del cadavere. La notizia era stata diramata citando come fonte ambienti vicini alla famiglia. A portare alla svolta sarebbe stata un'intercettazione ambientale: le microspie avrebbero registrato un dialogo nella famiglia di Michele Misseri e da questo dialogo gli inquirenti avrebbero dedotto il possibile coinvolgimento di Sabrina, dando il via a ulteriori accertamenti.
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