Aveva una doppia veste pubblica, quella di sindaco di Rivolta d'Adda, cittadina nel Cremonese, e quella di primario di Gastroenterologia in un centro medico a Pozzuolo Martesana, nel Milanese, il medico arrestato dai Carabinieri con l'accusa di violenza sessuale aggravata per aver abusato di 4 pazienti mentre le sottoponeva a delle ecografie. Un numero che potrebbe anche crescere, dato che gli investigatori non escludono l'arrivo di altre denunce. Ora Giovanni Sgroi, 70 anni, in pensione ma che esercitava ancora la libera professione, eletto primo cittadino a Rivolta d'Adda nel 2021 con una lista vicina al centrodestra, si trova agli arresti domiciliari in casa.

Stando alle indagini dell'aggiunta Letizia Mannella e della pm Alessia Menegazzo, le violenze sarebbero avvenute durante le visite nella struttura sanitaria a Pozzuolo Martesana, dove il medico era molto conosciuto. Le indagini sono partire nel 2024 a seguito della denuncia di una paziente e, in breve tempo grazie a intercettazioni e a rilievi scientifici, oltre a un'attenta analisi di chat su smartphone e pc dove sono stati trovati svariati messaggi con le pazienti, hanno identificato il gastroenterologo facendo emergere altri tre casi di violenze non complete. Ma gli investigatori non escludono che possano essercene di ulteriori. L'uomo è stato raggiunto ieri sul posto di lavoro dove gli è stata notificata la misura ai domiciliari, richiesta dal pm Alessia Menegazzo ed emessa dal gip Sara Cipolla. Nell'ordinanza gli si contestano quattro episodi di abusi ai danni di altrettante pazienti donne di 24, 35, 36 e 44 anni.

Gli abusi sarebbero avvenuti nel corso di visite specialistiche, prima attraverso apprezzamenti e domande non pertinenti e poi passando a violenze camuffate per manovre mediche. Nel riaccompagnare le pazienti fuori dalla stanza, inoltre, secondo le testimonianze raccolte, Sgroi si sarebbe in più occasioni rivolto alla sua segretaria dicendo di “fare lo sconto" alle pazienti abusate (e ancora stordite o scioccate) con atteggiamenti inappropriati. In tutti gli episodi viene contestata anche l'aggravante dell'abuso di potere e della violazione dei doveri di pubblico servizio.

La prima denuncia dell'attuale indagine è stata fatta ai Carabinieri di Melzo (Milano) a inizio 2024 ma già nel 2010 la Procura di Bergamo lo aveva sottoposto a indagini preliminari per ipotesi di reato analoghe, poi archiviate. Sgroi, di origine messinese, è stato direttore della Chirurgia 2° e del Dipartimento di Scienze chirurgiche dell'Asst Bergamo Ovest, a Treviglio (Bergamo), dove ha lavorato dal 2011 al 2019, e tra il 2005 e il 2010 primario dell'ospedale di Alzano Lombardo (Bergamo). In precedenza ha prestato servizio al San Paolo di Milano. e ha anche ricoperto il ruolo di presidente dei chirurghi lombardi. Attualmente aveva l'incarico di “direttore dell'area polispecialistica del CMP di Pozzuolo Martesana”. Eletto sindaco di Rivolta d'Adda quattro anni fa con la civica “Rivolta Dinamica”, area di centrodestra, aveva strappato dopo dieci anni il Comune in provincia di Cremona al centrosinistra. Si era poi candidato alle Europee nel 2024, con la lista “Difendi la libertà” di Cateno De Luca ma era andata male. Il professionista si è dichiarato totalmente estraneo ai fatti. Ora l'attende l'interrogatorio di garanzia davanti al gip, previsto per martedì 27 maggio. Nel frattempo gli inquirenti hanno invitato eventuali altre persone che ne potrebbero aver subito le attenzioni a farsi avanti.

(Unioneonline)

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