Spogliavano i cadaveri dei preziosi lasciati all'interno del feretro.

È solo uno dei reati contestati a 31 persone - 15 delle quali sono finite questa mattina ai domiciliari - dalla Procura di Torino.

Tutti accusati, a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione, falsificazione di atti, peculato, distruzione, soppressione e sottrazione di cadavere, ricettazione e concussione.

Negli spogliatoi del personale del Cimitero Parco, a Torino, c'era il punto di raccolta dell'oro e dei gioielli sottratti dalle tombe.

Non solo furti, le squadre secondo gli inquirenti falsificavano i documenti delle estumulazioni, scrivendo che invece di resti ossei trovavano anche resti mortali, per spingere le famiglie alla cremazione, in modo che pagassero di più.

Complici anche alcuni compro oro, che in alcuni casi andavano direttamente al cimitero a ritirare i gioielli.

A far scattare l'indagine è stata una denuncia, presentata nell'ottobre 2016, di Michela Favaro, amministratore delegato di Afc Torino Spa, l'azienda di servizi cimiteriali della città sabauda.

(Unioneonline/L)
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