Arrotondavano lo stipendio così, mettendo le mani nelle macchinette per i biglietti dell'Atac. E il bottino non era di qualche monetina. Tutt'altro: a testa riuscivano ad arraffare tra i 250 e i 500 euro. Al giorno.

Incredibile ma vero, in manette sono finiti proprio coloro che dovevano vigilare sul corretto uso delle casse automatiche dell'azienda del trasporto pubblico romano. Ossia undici vigilantes, dipendenti della società aggiudicatrice dell'appalto per il trasporto e la vigilanza dei biglietti e del denaro di parcometri e macchinette Atac.

La banda aveva messo in piedi una truffa da migliaia di euro, tanto semplice quanto dannosa. Approfittando del fatto che le macchinette erano abbastanza vecchie, riuscivano senza problemi a rubare banconote e monete, fino a centinaia di euro a testa al giorno.

Gli ammanchi ovviamente non passavano inosservati ma per giustificarli ricorrevano a espedienti di ogni tipo, arrivando anche a simulare dei tentativi di furto.

Gli indagati sono agli arresti domiciliari con le accuse, a vario titolo, di peculato e simulazione di reato. Altre due persone sono state destinatarie dell'obbligo quotidiano di presentazione alla polizia giudiziaria.

(Unioneonline/D)
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