Si era proposto per fare da tramite per il passaggio di un grosso quantitativo di droga, che era stato organizzato tra un suo amico e un fornitore.

Ma al momento del pagamento il cliente si era dileguato senza onorare il debito e così gli spacciatori lo avevano minacciato, picchiato e sequestrato.

A dare l'allarme ci ha pensato la madre del giovane che, preoccupata per il fatto che il figlio non facesse ritorno a a casa. Così ha tentato di contattarlo al telefono, ma senza risultato.

Poi ha ricevuto la chiamata da un numero sconosciuto, nella quale la voce di uomo le riferiva che se voleva rivedere suo figlio doveva procurare 6mila euro.

La signora è corsa negli uffici del commissariato di Civitavecchia per denunciare la situazione e a quel punto gli investigatori hanno organizzato un incontro con i sequestratori.

E dopo una mediazione tra la donna e i rapitori sono riusciti a trovare un luogo per lo scambio, nei pressi dell'ospedale.

Un agente, ben nascosto all'interno della macchina della donna, e altri nelle vicinanze al momento dello scambio dei soldi sono riusciti a bloccare uno dei malviventi, già noto alle forze dell'ordine, e a liberare il ragazzo.

Il quale ha poi raccontato agli investigatori che il sequestro era avvenuto in casa di un noto pregiudicato di zona, già sottoposto agli arresti domiciliari.

Con la scusa di un controllo, gli agenti si sono introdotti nell'abitazione ma, alla vista dei poliziotti due donne si sono date alla fuga, cercando di nascondere dentro una fioriera un involucro di cellophane.

Sono state bloccate dagli agenti appostati nei pressi della casa e, una volta recuperato l'imballo, all'interno è stato trovato dell'hashish (circa 350 grammi).

Per le due ragazze è scattato l'arresto (ai domiciliari), mentre il sequestratore e il suo complice sono stati portati in carcere.

(Unioneonline/m.c.)
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