Erano le 16.49 del 18 gennaio 2017 quando una valanga travolse a Rigopiano, località nel comune di Farindola, in Abruzzo, l'omonimo hotel resort provocando 29 vittime tra le 40 persone presenti nella struttura:

E oggi, a distanza di cinque anni, alle 16.49 in punto 29 palloncini sono stati lanciati in cielo per ricordare ognuna delle 29 vittime della tragedia. Una cerimonia iniziata con un fiaccolata e finita all'imbrunire.

A portare la vicinanza delle istituzioni ai parenti delle vittime e ai sopravvissuti sono stati il presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio, il presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri, il prefetto di Pescara Giancarlo Di Vincenzo e il questore di Pescara Luigi Liguori. "Ringrazio Bellelli perché ha mostrato grande sensibilità - ha detto Marsilio riferendosi alla vicenda giudiziaria e al capo della Procura di Pescara - Confidiamo in questo suo impegno. Dipende anche da lui calendarizzare le udienze in maniera serrata e anche la scelta di quasi tutti gli imputati di fare rito abbreviato aiuta. Anche noi speriamo che entro quest'anno si definisca il primo grado di questa vicenda".

Per Marsilio non esiste nessun impedimento alla realizzazione del Giardino della Memoria che i familiari delle vittime chiedono di avere nel luogo della tragedia. "Non c'è nessun ostacolo particolare - ha detto - Attendiamo solo che i promotori producano la relazione richiesta e sollecitata anche dall'amministrazione comunale di Farindola. Il nostro comitato Coreneva (Comitato tecnico regionale per lo studio della neve e delle valanghe) si riunisce ogni settimana. Appena perfezionata daremo il parere".

Per Marsilio la vicenda di Rigopiano "ha colpito l'Italia e il mondo intero tanto è stata unica ed eccezionale nelle sue dimensioni e nella sua tragicità. Oggi è quasi un luogo comune dire 'non finisca come a Rigopiano'. Si è certamente incrementata la consapevolezza e l'attenzione sui temi della sicurezza e della prevenzione". 

"La ricorrenza è per tutti l'occasione per onorare la memoria di chi perse la vita in quella tragica notte – le parole del premier Draghi in una missiva inviata ai familiari delle vittime – e costituisce al tempo stesso la spinta a rafforzare responsabilmente l'impegno di tutti per la tutela del territorio e la salvaguardia della pubblica incolumità".

(Unioneonline/v.l.)

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