Riciclaggio e abuso d'ufficio, con queste accuse è stato arrestato dalla polizia l'imprenditore abruzzese Antonio Colasante, 56 anni. Ai domiciliari è invece finita Tiziana Spadaccini, 57 anni, funzionaria del settore economato della Asl. Sette gli indagati.

L'inchiesta, denominata "Dati incrociati", è partita nel 2016 e riguarderebbe un giro di fatture per servizi appaltati dalla Asl (servizi di lavanderia) a un impresa di Colasante per un totale di 4,5 milioni di euro.

Colasante avrebbe utilizzato parte dei soldi per l'acquisto di una villa ad Arzachena. La casa è stata sottoposta a sequestro preventivo.
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