Ventimila euro più le scuse.

Questa - secondo quanto riporta il "Corriere della Sera" - la cifra che dovrà sborsare a titolo di risarcimento Piero Pelù, tra i cantanti in gara della 70esima edizione del Festival di Sanremo, dove si è classificato al quinto posto - a Matteo Renzi per avergli rivolto la frase "il non eletto e boy scout di Licio Gelli", paragonandolo al "maestro venerabile" della loggia massonica P2.

Queste parole furono pronunciate dall'ex cantante dei Litfiba durante il concerto del Primo maggio 2014 a Roma.

"Deve capire", aveva continuato il cantante, "che in Italia c'è un grande nemico ed è un nemico interno, è la corruzione, la disoccupazione, il voto di scambio, la mafia, la 'ndrangheta, la camorra. La nostra è una guerra interna, il nemico è dentro di noi, forse siamo noi stessi. Non vogliamo elemosine da 80 euro, vogliamo lavoro".

Secondo quanto reso noto dal giornale, il rocker e l'ex premier avrebbero firmato un accordo con vincolo di riservatezza a Firenze, che prevede il risarcimento in denaro del leader di Italia Viva.

L'ex segretario del Pd ha quindi ritirato la querela per diffamazione presentata nell'aprile scorso.

(Unioneonline/F)
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