È stato iscritto nel registro degli indagati per omicidio Daniele Ferretti, il 69enne che ieri durante un tentativo di rapina nella sua gioielleria a Pisa ha sparato e ucciso uno dei due ladri, mentre un complice è riuscito a fuggire ed è ancora a piede libero.

"Sarebbero stati sparati in totale otto colpi, due da parte dei rapinatori e sei dal gioielliere, due dei quali andati a segno e uno mortale", ha affermato il procuratore capo Alessandro Crini.

Secondo quanto dichiarato da Crini, la procura "ha fatto un'attenta valutazione" della vicenda e l'iscrizione dell'orefice nel registro degli indagati rappresenta "un atto dovuto per avere il massimo delle garanzie possibili", anche "nella prospettiva dell'applicazione" delle norme in vigore sulla legittima difesa.

All'interno del negozio sono stati trovati otto bossoli.

Ancora non si conosce l'identità del rapinatore ucciso, su cui verrà effettuata l'autopsia, e non è stata trovata l'arma utilizzata dai ladri, che potrebbe essere stata portata via dal complice durante la fuga.

Ferretti - che negli ultimi anni era già stato vittima di numerose rapine - aveva dichiarato alle forze dell'ordine di non essere stato il primo a sparare, ma che avrebbe estratto l'arma dopo che i banditi avrebbero esploso un colpo in direzione della moglie del gioielliere, anche lei in negozio, senza colpirla.

A quel punto avrebbe chiesto ai ladri di andarsene e avrebbe sparato, reagendo alla loro aggressione.

Nella mattinata i militari hanno ritrovato l'auto utilizzata dai malviventi, una Fiat Panda grigia targata Asti, che si trovava in un parcheggio vicino al negozio.

Il veicolo è risultato rubato e ora sarà analizzato dagli investigatori.

(Redazione Online/F)

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