Ha partecipato a un'efferata rapina a un benzinaio di Como, poi, spartito il bottino con i complici, è tornato in Sardegna, a fare il suo mestiere, il barbiere.

Ma i carabinieri sono riusciti a rintracciarlo e ora è finito in cella.

Protagonista, in negativo, della vicenda, un 41enne, incensurato, residente nel Sassarese. Secondo quanto accertato dalle indagini, coordinate del pm Mariano Fadda, l'uomo ha preso parte, assieme ad altri due complici, a un assalto a mano armata a un distributore della città lariana, a inizio marzo. Nel corso della razzia un dipendente era stato legato ed era anche stato sparato un colpo in aria.

Dopo la fuga dei malviventi con il bottino (circa 12mila euro), erano iniziate le indagini, che hanno portato all'identificazione di due componenti della banda: un operaio di 40 anni e un 35enne di origine turca, entrambi residenti nel Comasco.

Ora l'inchiesta è arrivata all'ultima svolta, con il fermo del terzo complice, il 41enne, tornato in fretta nell'Isola due giorni dopo il colpo.

Secondo quanto riportato dalla stampa locale, le indagini dei carabinieri proseguono per verificare se i tre siano responsabili di altre rapine avvenute nella zona Como.

(Unioneonline/l.f.)
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