È la mamma di uno dei ragazzi cacciati da un ristorante di Torino a raccontare - sulla sua pagina Facebook - quanto successo.

"Questa sera è accaduta una cosa che in tanti anni non mi era mai successa e che ci ha provocato un'amarezza incredibile", scrive Anna Rita. Un lungo post in cui racconta come suo figlio Gabriele e altri tre amici, tutti affetti da sindrome di down, siano stati cacciati da un ristoratore (la trattoria Casa Amaro) perché (è stata la motivazione data dal gestore), "non sappiamo come gestirli".

Anna Rita nel suo post, che in poco tempo è diventato virale, ha raccontato che è stata lei stessa a prenotare un tavolo per 11 persone per le 20.15 in un ristorante vicino al residence degli amici del figlio, tutti appartenenti alla stessa squadra di nuoto, segnalando solo la celiachia di uno dei ragazzi.

"Quando si sono seduti a tavola, erano già pronti per ordinare, quando un tizio con la barba, si è avvicinato a me a ad un’altra mamma e ci ha detto, in maniera molto scortese, che dovevamo avvertire della presenza di 4 disabili perché il locale era piccolo, il sabato sera era pieno e loro non sapevano come gestirli".

La donna parla di ragazzi "adulti ed educattissimi, mangiano tutti rigorosamente con coltelli e forchetta e avrebbero potuto organizzare loro, senza problemi, le loro attività. Abbiamo ribadito che l'unica cosa da segnalare l'avevamo segnalata, ma ci hanno ripetuto per altre due volte almeno la stessa cosa. I ragazzi, che ovviamente hanno capito tutto, sono rimasti malissimo e noi tutti peggio di loro. Li abbiamo fatti alzare e ce ne siamo andati con una rabbia e un grosso dolore condiviso".

La serata alla fine è andata bene: il gruppo ha trovato un altro posto dove andare a mangiare

"I ragazzi hanno mangiato, ma sono ancora molto amareggiati. Quell'individuo è riuscito a rovinarci una bellissima giornata".

LE SCUSE - Il titolare della trattoria ha ammesso il brutto gesto e ha detto di aver fatto uno scivolato. "Mi ha chiamato questa mattina - racconta Anna Rita - si è scusato prima con i ragazzi poi con noi. Lui non ha saputo spiegarsi forse. Le sue scuse ci sono sembrate sincere e noi le abbiamo accettate. Un momento nero può capitare. È capitato a lui ieri. I ragazzi lo hanno capito".

(Unioneonline/s.a.)
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