Profanata, per la terza volta in due mesi, la tomba di Enrico Berlinguer.

Lo rendono noto i figli dello storico segretario del Partito comunista, morto 40 anni fa, in un messaggio postato sui social e firmato da Bianca, Maria, Marco e Laura Berlinguer.

«Per la terza volta nell'arco di appena due mesi la tomba di nostro padre, nel cimitero di Prima Porta a Roma, è stata profanata, sei giorni dopo l'anniversario della sua morte – si legge nel post -. L'azione vigliacca di alcuni mascalzoni rivela che non si tratta dell'atto di uno squilibrato, bensì di un gesto dal contenuto chiaramente politico. Ci auguriamo che vengano adottate le necessarie misure per evitare ulteriori oltraggi».

«È chiaro che non si tratta di un gesto individuale, ma di un atto politico. Possibile che nessuno abbia fatto in modo che questo scempio non si ripetesse?», fa eco Nicola Fratoianni dell'Alleanza Verdi Sinistra. «Ora, perché non succeda più e i responsabili siano individuati e puniti - prosegue - ci aspettiamo che le autorità si attivino immediatamente. Per questo presenterò un'interrogazione parlamentare al ministro dell'Interno». «La memoria e il testamento politico di Enrico Berlinguer - conclude Fratoianni - non potranno mai essere scalfiti, perché vivono nel cuore del popolo italiano».

(Unioneonline/D)

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