Sarebbe stata aggredita più volte dai familiari perché non voleva indossare il velo. È quanto denunciato da una ragazza 14enne del Bangladesh ai carabinieri di Ostia.

La giovane ha accusato la madre e il fratello di averla aggredita in diverse occasioni. Non solo: sarebbe stata anche minacciata di essere rimandata in Bangladesh.

Dopo l'ennesima lite, la ragazzina si è rivolta sabato pomeriggio ai carabinieri raccontando di essere stata picchiata dal fratello. Medicata in ospedale dove si è recata con evidenti graffi sul viso, le è stato diagnosticato un lieve trauma cranico. Ora si trova in una struttura protetta.

I carabinieri hanno inviato un'informativa alla Procura dei Minori. 

LE REAZIONI – "Una vicenda indegna" l'ha definita la leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni. "E questo è solo uno dei tantissimi casi che, quotidianamente, riguarda giovani maltrattati dai genitori in virtù dei dettami fondamentalisti”. “È inaccettabile – ha proseguito Meloni – : nel nostro Paese non c'è spazio per chi non è in grado di rispettare la nostra cultura e civiltà. La mia solidarietà alla giovane, ora fortunatamente ospite di una struttura protetta".

Sulla stessa scia il senatore della Lega William De Vecchis: "Episodi così drammatici sono intollerabili per una democrazia come la nostra che nella sua legge fondante, la Costituzione, prevede il rispetto delle diversità, delle differenti opinioni e della scelta religiosa. Ora spazio alla magistratura che farà luce sui contorni di una vicenda ancora poco chiara e, se verranno accertate, che i colpevoli paghino per le loro responsabilità; va detto però con chiarezza che il fanatismo religioso islamista è incompatibile con la nostra comunità nazionale, già segnata da angoscianti vicende passate tristemente alla cronaca".

Per la deputata della Lega Benedetta Fiorini si tratta dell'"ennesimo capitolo di una serie di vicende a cui troppo spesso assistiamo". “È inaccettabile - ha aggiunto - che nel nostro paese possano verificarsi simili atti di inciviltà. È necessario rivedere le politiche per l'integrazione che si sono dimostrate fallimentari e investire in una maggiore sicurezza. Non vogliamo mai più assistere a casi come quello della povera Saman". 

(Unioneonline/v.l.)

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