La Guardia di finanza di Genova ha eseguito nove misure cautelari nell'ambito dell'inchiesta bis sui i report "ammorbiditi" sulle condizioni dei viadotti gestiti da Autostrade, dopo il crollo del Ponte Morandi, avvenuto il 14 agosto dell'anno scorso, tragedia in cui persero la vita 43 persone.

Eseguite anche alcune misure interdittive.

Secondo i militari del primo gruppo della Guardia di Finanza di Genova, il gruppo avrebbe "edulcorato" le relazioni sullo stato dei viadotti controllati.

Per l'accusa, in certi casi, i report erano quasi routinari e quindi non corrispondenti al vero stato dei viadotti.

Durante i interrogatori sul crollo del viadotto Polcevera sembra che i tecnici di Spea abbiano raccontato agli inquirenti che i report "talvolta erano stati cambiati dopo le riunioni con il supervisore Maurizio Ceneri mentre in altri casi era stato Ceneri stesso a modificarli senza consultarsi con gli altri".

Nell'ambito dell'inchiesta bis sono state iscritte nel registro degli indagati 15 persone tra dirigenti e tecnici di Aspi e Spea.

(Unioneonline/F)
© Riproduzione riservata