Sono stati catturati gli altri due componenti della banda coinvolta nella tentata rapina e poi nell'incidente in cui ha perso la vita l'agente scelto Pasquale Apicella.

I due sono stati portati in Questura e sono ora sotto interrogatorio.

Arrestati i malviventi bloccati già stamattina: si tratta di due uomini, 27 e 40 anni, entrambi residenti nel campo nomadi di Giugliano in Campania, in provincia di Napoli.

Gli investigatori della Polizia di Stato contestano ai due l'omicidio volontario, lesioni personali dolose, tentativo di rapina aggravata e ricettazione.

IL COLPO E L'INCIDENTE MORTALE - Apicella è morto nel violentissimo impatto tra la sua volante, la "Secondigliano 11", e l'Audi A4 sulla quale viaggiavano i quattro che avevano tentato di scassinare uno sportello bancomat.

Stava cercando di fermare la folle corsa della banda in fuga quando le due auto si sono schiantate. I primi soccorritori si sono trovati di fronte una scena raccapricciante: le macchine erano state sventrate dall'impatto, parabrezza sfondati e pezzi di entrambi i motori, sradicati dai cofani, sparsi ovunque.

Le condizioni di Apicella, sul lato guida della sua "pantera", sono subito apparse gravi. La corsa in ospedale non è servita. Lievemente ferito l'assistente capo Salvatore Colucci, medicato e dimesso dal Cardarelli.

La vittima aveva appena compiuto 37 anni: lascia la moglie di 32 anni e due figli piccoli, un maschietto di 6 anni e una bimba di appena 3 mesi.

LE REAZIONI - La sua scomparsa nell'adempimento del dovere ha suscitato dolore in tutto il Paese.

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha fatto pervenire al capo della Polizia Franco Gabrielli un messaggio di cordoglio nel quale ha espresso "profonda tristezza". Per Gabrielli la Polizia di Stato ha pagato "un prezzo altissimo"; messaggi anche dal sindaco di Napoli Luigi De Magistris, dal governatore della Campania Vincenzo De Luca e dal ministro dell'Interno Luciana Lamorgese.

(Unioneonline/D)
© Riproduzione riservata