Umiliava e picchiava abitualmente la moglie sordo-muta, davanti ai figli minorenni, e, secondo quanto accertato dalle indagini, le vessazioni fisiche e psicologiche si sarebbero protratte per oltre 15 anni.

È quanto scoperto dai carabinieri che hanno arrestato un 35enne in provincia di Taranto, con l'accusa di maltrattamenti in famiglia, aggravati dall'aver commesso i fatti in presenza dei figli minorenni, e lesioni colpose. L'uomo e la donna sono entrambi stranieri.

Il 35enne era già stato condannato nel 2014 con sentenza irrevocabile a tre anni di reclusione per aver maltrattato la convivente (anche durante lo stato di gravidanza), umiliandola, offendendola e minacciando di portarle via i bambini se si fosse ribellata.

A fare emergere la storia di violenze è stata una richiesta di intervento giunta al 112 il 19 agosto scorso, quando i vicini di casa della coppia avevano chiesto l'intervento dei militari dopo aver sentito urla disperate provenire dall'interno di una delle abitazioni.

Giunti sul posto, i carabinieri erano stati accolti, sull'uscio della porta, da tre minorenni in lacrime che, spaventati e ancora sotto shock, avevano raccontato agli investigatori che la loro mamma era stata picchiata e portata via dal papà ubriaco. Scattate le ricerche, dopo qualche minuto la pattuglia aveva rintracciato l'auto dell'arrestato che, a poche centinaia di metri dall'abitazione, era rimasta coinvolta in un incidente.

La donna aveva riportato diverse lesioni ed era stata ricoverata per trenta giorni in ospedale. 

(Unioneonline/v.l.)

© Riproduzione riservata