Secondo il suo medico di base era solo una "malata immaginaria". Invece soffriva di un tumore.

Per quattro anni il dottore ha detto a una paziente, un'impiegata di Livorno, di essere semplicemente "ipocondriaca". Poi è arrivata la diagnosi: carcinoma midollare della tiroide.

Dopo quasi vent'anni dalla scoperta del male, la donna (che oggi ha cinquant'anni) ha vinto la sua battaglia legale contro il medico, che - secondo quanto disposto dalla Corte d’Appello di Firenze - dovrà risarcirla con 50mila euro.

IL RACCONTO DELLA DONNA - Secondo il racconto della donna, la prima volta si era recata dal medico dopo che aveva cominciato a sentire la presenza di una piccola pallina sul collo: "Era un momento particolare della mia vita. Mi ero da poco lasciata con il fidanzato dopo una lunga storia importante. E succede spesso che in certi periodi, in cui una persona è visibilmente giù, tutto quello che le capita venga attribuito alla sfera psicologica. La prima volta, nel 1993, andai dal medico perché, toccandomi, per caso avevo sentito una pallina sul collo, lato sinistro. Lui disse che non era niente", ha affermato.

Poi con il passare del tempo la pallina aveva cominciato a ingrossarsi e fare male, ma il medico continuava a dire alla donna di essere solo "ipocondriaca", senza prescrivere nessun accertamento.

La svolta è avvenuta nel 1997, quando un veterinario amico di famiglia le ha consigliato di fare un'ecografia, che si è poi rivelato determinante per la diagnosi della patologia.

Una malattia da cui - dopo vent'anni di interventi e ricoveri tra gli ospedali di Milano, Pisa e Livorno - la donna non è ancora guarita.

(Redazione Online/F)
© Riproduzione riservata