Si è svegliato dal coma dopo un ictus e ha cominciato a parlare con accento slavo.

Il rarissimo caso si è verificato all'ospedale di Padova e riguarda un 50enne.

L'uomo, sottolineano i medici, non è mai stato in Paesi con caratteristiche fonetiche si quell'area geografico e non ha nemmeno avuto contatti duraturi con persone di quelle regioni.

Insomma uno dei rarissimi episodi di sindrome da accento straniero: in tutta la letteratura medica - dal 1800 - su 115 pazienti colpiti da ictus solo due con interessamento dell'emisfero cerebrale destro hanno manifestato questa sindrome al risveglio. Padova rappresenta il terzo caso.

A seguire il 50enne è il team guidato da Konstantinos Priftis del Dipartimento di Psicologia Generale dell'Università di Padova che ha pubblicato uno studio su "Cortex".

"A differenza di tutta la casistica riportata in letteratura negli ultimi 220 anni - spiegano gli esperti - il paziente italiano con lesione emisferica destra e sindrome da accento straniero al risveglio è stato approfonditamente studiato per tre anni attraverso un'analisi longitudinale complessa. Assolutamente guarito da un punto di vista clinico, ha acquisito al risveglio un accento e cadenza di origine slava".

La stranezza, inoltre, riguarda il fatto che l'area corticale posta nel lobo frontale sinistro sia quella cruciale per la produzione del linguaggio, mentre il 50enne è stato colpito da ictus nella parte destra. Ha conservato perfettamente la lingua madre italiana ma con un marcato accento straniero. Intatti tutti gli altri aspetti del linguaggio.

(Unioneonline/s.s.)
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