Variante Delta, Locatelli: “Zone rosse? Riflessione da fare”
Il presidente del Css sulla contagiosa mutazione: “La prima dose di vaccino non copre adeguatamente”
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Una sola dose di vaccino non copre dalla variante Delta e non si escludono nuove zone rosse localizzate.
Il presidente del Consiglio Superiore di Sanità e coordinatore del Comitato tecnico scientifico Franco Locatelli non sottovaluta affatto la mutazione del Covid scoperta per la prima volta in India: la variante, ha aggiunto, "solleva preoccupazione perché è più contagiosa e può provocare patologie significative nei soggetti non vaccinati o in chi ha una sola dose di vaccino. Per questo è importante progredire con la campagna" vaccinale.
In caso di individuazione di cluster di variante Delta non è escluso possano essere ripristinate delle zone rosse: "Dobbiamo lavorare nella maniera più intensiva sul tracciamento e sul sequenziamento, perché solo in questo modo riusciamo ad intercettare segnali di diffusione della variante indiana", ha spiegato sottolineando che l'Italia sta sequenziando "nella media europea". Ma, ha aggiunto, se si aumenta il sequenziamento, "ci sono poi delle decisioni che devono seguire per cercare di contenere il tutto, altrimenti il sequenziamento diventa un esercizio inutile". Se necessario, dunque, “vanno create delle zone per fermare i cluster, come ad esempio è successo in Umbria quando si è verificata la diffusione della variante brasiliana".
(Unioneonline/D)