Omicidio Cerciello Rega, concessi i domiciliari a Hjorth
Il giovane californiano sconterà la pena a casa della nonna a Fregene, la moglie del carabiniere ucciso: «Sconvolta»I due ragazzi condannati per l'omicidio (Ansa)
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La Corte d'Assise di Appello di Roma, accogliendo una istanza avanzata dai difensori, ha disposto gli arresti domiciliari per Gabriele Natale Hjorth, il giovane americano condannato per la morte del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega.
I giudici hanno stabilito che la detenzione debba avvenire, così come chiesto, nell’abitazione della nonna del ragazzo a Fregene, sul litorale romano.
Il 3 luglio scorso in appello la pena per Hjorth è stata ridotta da 22 anni a 11 anni e 4 mesi. Anche l’altro responsabile del delitto, Finnegan Lee Elder, ha visto la pena ridursi da 24 a 15 anni. Era stata la Cassazione a ordinare un nuovo processo d’appello per ricalcolare le pene. Subito dopo la sentenza, i legali di Hjorth avevano chiesto i domiciliari, oggi accordati.
«Lo sconcerto è tanto», dichiara Rosamaria, la moglie di Mario Cerciello Rega, «totalmente sconvolta dalla notizia che ha appreso», fa sapere il suo avvocato Massimo Ferrandino. «Come sua abitudine, non intende commentare, ma è pervasa da un profondo senso di sfiducia», continua. «Non conosciamo ancora le motivazioni che la corte ha preso per ridurre drasticamente le pene ai due americani e già uno dei due viene mandato ai domiciliari nella splendida cornice di Fregene. Mario Cerciello Rega, valorosissimo servitore di Stato, è morto sotto i colpi di undici coltellate, ma evidentemente non si era inteso che i fendenti non fossero terminati il 26 luglio di cinque anni fa…Viene piuttosto voglia di pensare che ci sia una giustizia al contrario».
Cerciello Rega, che aveva 35 anni, venne ucciso nella notte tra il 25 e il 26 luglio del 2019. Elder e Hjorth, turisti californiani di 18 e 19 anni, cercarono di comprare droga a Trastevere rivolgendosi a un intermediario, Sergio Brugiatelli, che li portò da un uomo che vendette loro una pasticca di tachipirina. I ragazzi quindi rubarono lo zaino di Brugiatelli e proposero uno scambio per avere indietro i soldi che avevano già consegnato. A quell’incontro però, dopo la denuncia per il furto dello zaino, si presentò Cerciello Rega con un collega, entrambi disarmati e in borghese. Ne nacque uno scontro e il carabiniere fu accoltellato a morte
(Unioneonline/L)