Nuovo Dpcm, ipotesi zone bianche dal 15 gennaio: ecco come funzionerebbe
Niente coprifuoco, bar e ristoranti aperti così come palestre, piscine, teatri, musei e cinemaPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Fra le ipotesi che circolano sui prossimi decreti del governo c'è anche l'istituzione della zona bianca (o verde) per le Regioni con i migliori indicatori.
Il governo è al lavoro su un decreto ponte che mantenga alcune restrizioni del periodo di Natale sino al 15 gennaio, poi arriverà il nuovo Dpcm che dovrebbe confermare la suddivisione del Paese in fasce di rischio cambiando i parametri in modo che sia più facile per una Regione finire in zona arancione o rossa.
E con il ritorno all'Italia a colori prende corpo l'istituzione di una nuova fascia di rischio. La proposta di Franceschini, che ha l'appoggio del ministro Bonafede, se concretizzata potrebbe essere formalizzata nel Dpcm a ridosso del 15 gennaio.
Tra le principali misure delle zone bianche lo stop del coprifuoco, la riapertura, anche a cena di bar e ristoranti, e il via libera anche a palestre, piscine, musei e teatri. Sempre nel rispetto delle norme anti-contagio: mascherina, igiene e distanze.
Ma quali Regioni rientrerebbero in fascia bianca? Quelle con gli indicatori più positivi. Dunque Rt basso e minore occupazione dei posti letto in area medica e terapia intensiva. Parametri ancora da quantificare, mentre secondo il quotidiano Repubblica sarebbe già stato quantificato quello dell'incidenza settimanale dei contagi. Una zona bianca non dovrà averne più di 50 ogni 100mila abitanti. Al momento nessuna Regione rispetta questo parametro, ma nelle prossime settimane non è escluso che qualche zona ci possa rientrare.
Le Regioni con l'incidenza più bassa sono Toscana (80 casi ogni 100mila abitanti negli ultimi sette giorni), Molise 95, Calabria 97 e Sardegna 105, quindi Campania 108 e Basilicata 110.
(Unioneonline/L)
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