In concomitanza con la nuova stretta, con dieci Regioni in zona rossa a partire da lunedì, il ministro dell'Interno Luciana Lamorgese annuncia "controlli capillari sul territorio" ma, in un'intervista a "La Stampa", evidenzia: "Un effettivo rispetto delle regole, che in questo contesto è finalizzato alla tutela della salute di tutti i cittadini, dipende soprattutto dai comportamenti individuali e dal senso civico che ci deve legare come comunità nazionale".

"L'azione di governo deve mirare a individuare un punto di equilibrio, senza forzare in un senso o nell'altro, che offra garanzie sufficienti a tutte le posizioni campo. Con questo spirito, due giorni fa ho ricevuto al Viminale il senatore Matteo Salvini", spiega Lamorgese.

Il ministro ricorda che "l'anno scorso, i decreti immigrazione erano stati corretti partendo dalle osservazioni della presidenza della Repubblica" e fa sapere che si è convenuto sul fatto che "eventuali modifiche non sono all'ordine del giorno".

"Mi sembra che anche chi in passato ha attaccato il Viminale, talvolta con eccessi inaccettabili, si sia convinto della necessità di remare nella stessa direzione per spuntare un buon accordo con l'Europa", sintetizza.

E sulla possibilità che si profili un'estate di sbarchi commenta: "La crisi economica dovuta alla pandemia rende il fenomeno migratorio ancor più difficile da gestire", ma "l'Italia sta facendo il massimo sforzo anche sollecitando l'Europa per l'avvio di nuove forme di partenariato. Purtroppo, si ripetono naufragi in mare con la perdita di molte vite umane: si tratta di tragedie inaccettabili".

(Unioneonline/F)
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