Non si tratta di lesioni da parto ma di ustioni, secondo i medici dell'ospedale Santobono di Napoli, le ferite riscontrate sul neonato nato prematuramente (all'ottavo mese di gestazione) quattro giorni fa in un'abitazione di Portici, in provincia di Napoli.

Le ustioni potrebbero essere riconducibili a immersione in acqua troppo calda o, anche, all'uso di detergenti inappropriati. Il bimbo è in gravi condizioni.

I genitori, un 46enne e una 36enne, sono stati arrestat dai carabinieri.

Il neonato è stato sottoposto a intervento chirurgico, ed è in prognosi riservata, nell'ospedale Santobono-Pausilipon.

La madre è ricoverata nel reparto di psichiatria dell'ospedale del Mare di Napoli, dove è piantonata dai carabinieri.

"E' una storia molto triste che impone una profonda riflessione'", ha commentato Giorgio Pisano, sacerdote della Chiesa del Sacro Cuore di Porticii.

"'La domanda che mi pongo è: come andare incontro a situazioni di povertà?", dice ancora il parroco. "Come la società civile può essere responsabilizzata e partecipe evitando che si volti dall'altra parte? - aggiunge il presule - Come comunità ecclesiale dovremmo chiederci in che modo possiamo entrare nel merito di queste storie, molto spesso silenti e nascoste, e trovare il modo di interfacciarci con le istituzioni. Deve nascere una nuova visione di fronte a queste povertà emergenti. Ancora oggi, ad esempio, le patologie mentali incutono timore e ritrosia e si tende, talvolta, a non affrontarle. Così accade con le povertà emergenti. Occorre invece un cambio di rotta: imparare ad affrontare per risolvere'', ha concluso don Giorgio Pisano.

(Unioneonline/F)
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