Un gesto disperato, accompagnato da una lettera che lo giustifica: «Non posso occuparmi di lei». Così una mamma ha lasciato la figlia in fasce alla Culla per la vita di Bergamo, all’esterno della sede della Croce Rossa della città.

La piccola Noemi (è stata chiamata così) ora sta bene. Immediati i soccorsi, con il trasferimento all’ospedale Papa Giovanni XXIII. Sulla bilancia la lancetta ha segnato 2,9 chili, e per precauzione la neonata è stata ricoverata nel reparto di Patologia neonatale

Insieme al fagottino rosa, la neo mamma ha lasciato un messaggio, indirizzato a chi – a breve – avrebbe preso in carico la vita di sua figlia: «È nata stamattina, a casa, solo io e lei come in questi 9 mesi. Non posso tenerla con me, ma le auguro tutto il bene e la felicità del mondo. Un bacio per sempre dalla mamma. Vi affido un pezzo importante della mia vita che sicuramente non dimenticherò mai».

Il caso è stato segnalato al Tribunale dei minori di Brescia. È la prima volta che nella città lombarda viene usata la struttura, concepita per permettere alle madri in difficoltà di lasciare i neonati, al sicuro e in totale rispetto della privacy. La culla è riscaldata in inverno e rinfrescata d'estate e grazie a un sensore viene allertata la Croce Rossa.

(Unioneonline/v.f.)

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