I fratelli Bianchi, in carcere per l’omicidio di Willy Monteiro Duarte, si guadagnano una denuncia anche dall’Enpa, l’Ente Nazionale Protezione Animali.

Esaminando gli smartphone di uno dei due, sono emersi dei filmati in cui si vedono i fratelli torturare e uccidere con crudeltà animali innocui come un uccello o una pecora. Per gioco, o per semplice “divertimento”. 

"Abbiamo messo in campo il nostro ufficio legale con l'avvocato Enpa, Claudia Ricci, non solo perché è giusto che questi esseri disgustosi paghino anche per questi orribili reati, ma anche perché ancora una volta emerge una realtà che l'Enpa solleva da sempre in tutti i fori e di cui si parla ancora troppo poco: coloro che torturano e uccidono gli animali sono le stesse persone che poi si scagliano con violenza sugli esseri umani. E' ora che venga riconosciuta la pericolosità sociale delle persone che maltrattano e uccidono gli animali", si legge in un comunicato dell’Enpa.

Un'indagine di Link Italia e Corpo Forestale dello Stato su un campione di 687 detenuti, ha evidenziato che il 68% degli autori di reato per lesioni e maltrattamento in famiglia ha maltrattato o ucciso animali da adulto.

"Eppure in Italia – afferma la presidente Carla Rocchi – ancora si fa fatica ad affermare questo principio e occorre battersi nei tribunali e nella società per contrastare la mentalità dominante, retrograda e socialmente pericolosa del 'tanto sono solo animali'. Ora è chiaro che continuare a non riconoscere la gravità del maltrattamento di animali come orribile atto in sé e come specifico indicatore di pericolosità sociale significa, a livello sociale, ignorare un bomba ad orologeria che sta per scoppiare". 

(Unioneonline/L)

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