L’anoressia miete un’altra vittima. Ieri, nel Lodigiano, l’ultimo saluto alla 17enne che da qualche anno soffriva della malattia tanto da essere arrivata a pesare 26 chili. Quando è arrivata in ospedale, al Maggiore di Lodi, era già in condizioni gravissime ed è stata ricoverata in pediatria. Ogni tentativo di salvarle la vita è purtroppo risultato vano.

"Siamo rimasti profondamente scossi dalla morte della diciassettenne che soffriva di anoressia arrivata nel nostro ospedale – ha detto Paolo Bernocchi, direttore sanitario dell'Asst di Lodi – Davvero la giovane è arrivata da noi in condizioni disperate e nonostante questo abbiamo cercato di fare di tutto perché migliorasse. Ci teniamo a dire che tutto il personale sanitario partecipa al dolore della famiglia".

La ragazza aveva dovuto affrontare quattro anni fa la morte del padre e nel periodo del primo lockdown si era ritrovata isolata in quanto residente nella prima ex zona rossa d’Italia.

I familiari hanno in parte potuto spiegare come sia precipitata nel baratro dell’anoressia: il fratello ha fatto riferimento al ruolo giocato dai social che propongono canoni di bellezza falsati. La sorella aveva quindi cominciato a mangiare sempre meno, a rincorrere quella che identificava come “la perfezione” facendo le scale di continuo in piena notte “per tenersi in forma”. La situazione, nonostante le cure, è precipitata sempre più.

(Unioneonline/s.s.)

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