La Procura di Genova ha aperto un fascicolo per atti relativi, senza ipotesi di reato, sulla morte di David Rossi, il capo della comunicazione di Monte dei Paschi di Siena precipitato dalla finestra del suo sudio nel marzo 2013 nella città toscana.

Lo ha fatto dopo la trasmissione Non è l’Arena di Massimo Giletti: nel corso dell’ultima puntata, acquisita dai magistrati, si è parlato di due video e 61 foto inedite girate dalla Polizia e non allegate al fascicolo che i pm senesi aprirono dopo la morte.

Di questo materiale ha parlato anche Federica Romano, poliziotta della Scientifica, in audizione alla Commissione parlamentare lo scorso 25 novembre.

La stessa Commissione ha inviato ai pm genovesi il verbale del colonnello dei carabinieri Pasquale Aglieco, che nel corso dell’audizione ha detto di essere entrato nell’ufficio di Rossi subito dopo la morta con il pm Antonino Nastasi. Dal resoconto del colonnello sarebbe emerso un grave inquinamento probatorio: il rovesciamento del cestino, la chiusura della finestra da cui precipitò Rossi in un vicolo sul retro della sede di Mps, gli effetti personali – tra cui il pc – toccati o mossi nella stanza, anche i momenti in cui un pm avrebbe risposto a due telefonate pervenute sul cellulare del manager (circostanza, quest’ultima, però smentita dai tabulati telefonici).

Le ipotesi di reato che potrebbero emergere nei prossimi giorni sono quelle di favoreggiamento, falso e omissione d’atti d’ufficio.

(Unioneonline/L)

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