Due persone sono state iscritte nel registro degli indagati dalla Procura di Roma nel fascicolo aperto sulla morte del giornalista Andrea Purgatori.

L’accusa nei confronti dei due, che lavorano in una struttura di diagnostica della Capitale, è di omicidio colposo.

I pm la prossima settimana affideranno l’incarico per effettuare l’autopsia. E parallelamente i carabinieri del Nas stanno acquisendo tutto il materiale, comprese le cartelle cliniche, delle strutture in cui Purgatori è stato in cura. Si tratta sia di ospedali pubblici che di cliniche private.

Ieri la notizia dell’apertura del fascicolo in seguito alla denuncia dei familiari, secondo cui cure e diagnosi sbagliate avrebbero accelerato la morte del giornalista che soffriva di un tumore ai polmoni.

«In particolare – si legge in un comunicato diffuso dagli avvocati - i familiari hanno chiesto che venga accertata la correttezza della diagnosi refertata ad Andrea Purgatori in una nota clinica romana e la conseguente necessità delle pesanti terapie a lui prescritte, e se, a causa dei medesimi eventuali errori diagnostici, siano state omesse le cure effettivamente necessarie. La famiglia, rappresentata dall’avvocato Gianfilippo Cau, è difesa nel procedimento dagli avvocati Alessandro e Michele Gentiloni Silveri».

(Unioneonline/L)

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